Cantante
Matthew Lee
Biografia
Matthew Lee nasce a Pesaro, il 6 gennaio 1982. Compiuti 11 anni si iscrive al Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro e impara a suonare il piano, ma la musica classica non fa per lui. Si avvicina al Rock and roll grazie ai dischi del padre (soprattutto di Elvis Presley). A 20 anni è ospite di Domenica In. Partecipa inoltre a Speciale per me di Renzo Arbore, sempre su RaiUno.
Nel 2003 ha vinto il Premio Calamo d’Oro per la musica moderna.
Nel 2005 si esibisce al Concerto di Capodanno davanti a 150.000 persone in Piazza Esedra a Roma. Matthew Lee viene invitato da Maurizio Dinelli e Beppe Carletti ad aprire i concerti dei Nomadi, che in seguito produrranno l’album di debutto Shake nel 2006, e da Red Ronnie, prima al Motor Show di Bologna, quindi al Roxy Bar. Il cantante si impone anche a livello internazionale con concerti sparsi per tutta Europa.
L’artista suona il piano in modo eccentrico: con i piedi, con i gomiti, da sotto la tastiera o anche con le spalle voltate allo strumento. Oltre ai classici del Rock and roll e a brani di sua composizione, rielabora alcuni brani storici della musica italiana come Nel blu dipinto di blu.
Nel 2014 Matthew pubblica il singolo È tempo d’altri tempi per Carosello Records, spiegando che il suo scopo è «far rivivere il suono un po’ selvaggio del pianoforte rock ‘n roll, un ritmo che ha fatto la storia della musica».
Nel 2015 pubblica la cover del brano di Edoardo Bennato, L’isola che non c’è.
Il 31 luglio dello stesso anno vince la sezione giovani del Coca-Cola Summer Festival con la canzone È tempo d’altri tempi.
Reduce dal grande successo del suo tour mondiale che lo ha visto esibirsi in Europa, Cina e Asia, il ciclone Matthew Lee ritorna nei più importanti Festival e teatri Italiani con un nuovissimo spettacolo.
Swing, Rock and Love nasce dall’ultimo lavoro discografico dell’artista in uscita nella primavera/estate 2020 anticipato dal singolo Rock’n’Love in duetto con Paolo Belli. Uno spettacolo potente ed emozionante che attraversa tutto il mondo del rock‘n roll e i generi che ha generato.
Un viaggio dal sapore vintage che accompagna il pubblico dagli anni d’oro del rock sino alle sonorità contemporanee. Un universo palpitante dove charlestone, swing, country e rock‘n roll si mischiano attraverso le note della band e i migliori ballerini del genere; il tutto reinventato e amalgamato dall’inconfondibile rock’n’roll touch di Matthew Lee.
Sul palco, accanto a lui, suoneranno sei musicisti di primissimo livello e non mancherà occasionalmente la presenza di qualche special guest di prestigio.
Biografia
Matthew Lee nasce a Pesaro, il 6 gennaio 1982. Compiuti 11 anni si iscrive al Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro e impara a suonare il piano, ma la musica classica non fa per lui. Si avvicina al Rock and roll grazie ai dischi del padre (soprattutto di Elvis Presley). A 20 anni è ospite di Domenica In. Partecipa inoltre a Speciale per me di Renzo Arbore, sempre su RaiUno.
Nel 2003 ha vinto il Premio Calamo d’Oro per la musica moderna.
Nel 2005 si esibisce al Concerto di Capodanno davanti a 150.000 persone in Piazza Esedra a Roma. Matthew Lee viene invitato da Maurizio Dinelli e Beppe Carletti ad aprire i concerti dei Nomadi, che in seguito produrranno l’album di debutto Shake nel 2006, e da Red Ronnie, prima al Motor Show di Bologna, quindi al Roxy Bar. Il cantante si impone anche a livello internazionale con concerti sparsi per tutta Europa.
L’artista suona il piano in modo eccentrico: con i piedi, con i gomiti, da sotto la tastiera o anche con le spalle voltate allo strumento. Oltre ai classici del Rock and roll e a brani di sua composizione, rielabora alcuni brani storici della musica italiana come Nel blu dipinto di blu.
Nel 2014 Matthew pubblica il singolo È tempo d’altri tempi per Carosello Records, spiegando che il suo scopo è «far rivivere il suono un po’ selvaggio del pianoforte rock ‘n roll, un ritmo che ha fatto la storia della musica».
Nel 2015 pubblica la cover del brano di Edoardo Bennato, L’isola che non c’è.
Il 31 luglio dello stesso anno vince la sezione giovani del Coca-Cola Summer Festival con la canzone È tempo d’altri tempi.
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