Cantanti
Premiata Forneria Marconi
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Biografia
La Premiata Forneria Marconi (nota anche come PFM) è un gruppo musicale rock progressivo italiano formato nel 1971.
Il batterista Franz Di Cioccio, il chitarrista Franco Mussida, il tastierista Flavio Premoli e il bassista Giorgio “Fico” Piazza, il cantante Teo Teocoli (che li abbandona nel 1967), erano tra i più richiesti musicisti di sala italiani: incidevano per Mina, Lucio Battisti, Fabrizio De André e tanti altri.
Nel 1971 uscì il primo disco della PFM, il singolo La carrozza di Hans/Impressioni di settembre, seguito all’inizio del 1972 dall’album Storia di un Minuto. Il brano Impressioni di settembre (di Mussida e Pagani su testo di Mogol) divenne presto uno dei loro cavalli di battaglia e un classico della musica italiana.
Il primo album ebbe un grande successo e fu lodato molto anche dai critici. Alla fine del 1972 uscì il secondo, Per un amico.
Peter Sinfield decise di scrivere i testi inglesi dei pezzi della Premiata Forneria Marconi e di produrli per il mercato internazionale.
Nel gennaio del 1973 Mussida e compagni tornarono a Londra per registrare il loro primo album internazionale al Command Studio, una edizione in lingua inglese del secondo disco Per un amico, intitolata Photos of Ghosts e pubblicata dalla Manticore.
Il 26 agosto la PFM si esibì con grande successo al Reading Festival, il più importante evento rock inglese dell’epoca.
L’attività dal vivo internazionale divenne frenetica: il gruppo girò l’Europa con Sinfield e il sassofonista britannico Mel Collins.
Nel 1973 il bassista Giorgio “Fico” Piazza venne sostituito da Patrick Djivas, proveniente dagli Area, che si unì al gruppo poco prima della registrazione del loro terzo album, L’isola di niente, avvenuta nel 1974 a Londra. Anche di questo disco fu realizzata una versione inglese, The World Became the World, che fu lanciata dalla Manticore nel mercato statunitense. Il gruppo partì quindi per il suo primo tour negli Stati Uniti d’America, da cui fu tratto nel 1974 il primo album dal vivo Cook (pubblicato in Italia come Live in USA). Cook entrò nella classifica di Billboard e la tournée da cui il disco è tratto permise al gruppo di suonare per 50 date nel Nord America e di esibirsi anche in concerti trasmessi alla televisione. Dopo quattro mesi di ininterrotta attività negli Stati Uniti al fianco di Peter Frampton, il gruppo fece ritorno in Italia prima di aver completato il necessario percorso per “sfondare” definitivamente oltreoceano.
Nel 1975 entrò in organico il cantante Bernardo Lanzetti proveniente dagli Acqua Fragile. Con Lanzetti il gruppo iniziò a registrare il nuovo disco, il quarto, intitolato Chocolate Kings. Alla fine del tour promozionale del disco, questa volta realizzato solo in versione inglese, la PFM suonò alla Royal Albert Hall di Londra davanti alla Regina Madre. In quel periodo, inoltre, il gruppo ottenne un grande successo, anche commerciale, in Giappone, dove si recò per una fortunata serie di concerti. In seguito la PFM tornò nel Nord America e nel Regno Unito per un nuovo tour. Chocolate Kings, accolto tiepidamente oltreoceano, ebbe invece grande successo nel mercato britannico. Particolarmente infelice fu, da un punto di vista promozionale, la scelta di una immagine della bandiera degli Stati Uniti d’America accartocciata sulla copertina del disco.
Al ritorno in Italia Mauro Pagani, stanco del continuo girovagare e desideroso di iniziare un percorso musicale personale, lasciò il gruppo per intraprendere la carriera solista.
Il gruppo decise comunque di tentare nuovamente l’affermazione nel mercato statunitense dopo il mezzo flop di Chocolate Kings. Firmarono un contratto con la Elektra Asylum a Los Angeles. In California i componenti del gruppo ebbero modo di ascoltare e assorbire molta nuova musica, rimanendo in particolare colpiti dal fusion. Durante le prove per il nuovo album conobbero il violinista californiano Greg Bloch che partecipò alla registrazione del quinto disco, uscito nel 1977 e intitolato Jet Lag. Con Jet Lag la PFM fondò anche una propria etichetta discografica, la Zoo Records.
Nel 1978 usci Passpartù, cantato in italiano, che riportò le sonorità del gruppo a una dimensione più tradizionale rivolta maggiormente al pubblico e al mercato nazionale.
Nel 1987 i membri della PFM decisero, di comune accordo, di non suonare più in pubblico e ogni singolo componente cercò nuovi stimoli in collaborazioni personali o nell’esperienza solistica: ufficialmente però la PFM non si è mai sciolta.
Nel 1996 uscì il quadruplo CD celebrativo 10 Anni Live – 1971-1981, raccolta dei bootleg registrati nel corso degli anni dalla band stessa.
L’anno successivo, la PFM ritornò con l’album Ulisse (del 1997), cui seguì una serie di ottimi concerti dal vivo.
Nel 1998 uscì il doppio album dal vivo www.pfmpfm.it: il Best, tratto dalla tournée seguita a Ulisse, che consacrò il ritorno al successo.
Nel 2000 uscì l’album Serendipity. Nel 2004 la band cominciò a portare in tour lo spettacolo PFM canta De André con cui rendeva omaggio al vecchio amico e collega scomparso cinque anni prima.
Nel 2005 la PFM ha lanciato un nuovo progetto: Dracula, “un’opera rock”. Il 24 novembre 2006 esce il doppio album CD+DVD Stati di immaginazione, registrazione in studio dei nuovi brani presentati nell’omonimo tour per tutto il 2006.
Nel 2009 hanno cantato nel disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A, nella traccia L’ultimo sogno.
Nel 2010 esce l’album A.D. 2010 – La buona novella, una recensione con nuovi arrangiamenti.
Il 16 ottobre PFM festeggia i 40 anni dall’esordio discografico pubblicando PFM Celebration 1972-2012.
Il 14 febbraio 2015 sono ospiti alla serata finale del Festival di Sanremo dove propongono, insieme a una rappresentanza della banda dell’esercito, una rilettura della Ouverture del Nabucco di Giuseppe Verdi per i 100 anni dalla prima guerra mondiale.
A partire dal 2019, in occasione dei 40 anni dai concerti con Fabrizio De André, il gruppo ha intrapreso il tour PFM canta De André – Anniversary, che ha visto il ritorno dello storico tastierista Flavio Premoli in qualità di ospite.
Il 22 ottobre 2021 il gruppo ha pubblicato l’album I Dreamed of Electric Sheep – Ho sognato pecore elettriche, che ha visto come ospiti d’eccezione Ian Anderson (flauto) e Steve Hackett (chitarra).